SCIOPERI: LO STATO SEMPRE CONTRO I LAVORATORI

Il ministro dei trasporti Wissing:  “modifiche al diritto di sciopero

devono essere analizzate" - tagesschau.de ” 

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IL MARXISMO:

“Ed è proprio in questo incessanti scontri e lotte tra proletariato e capitalisti che i fatti concreti evidenziano come i governi e i parlamenti, durante questi scontri si pongono sempre, ma sempre, a difesa dell’imprenditoria e del capitale, anziché difendere i lavoratori in lotta (nonostante siano quelli che li votano). E questa è l’evidente prova del ruolo servile dei politici ai capitalisti”. 

                                                                                                                                                                              (“IL RUOLO BORGHESE DEI POLITICI” - Der kommunistische Kampf - 23 dic. 2023).

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ED ECCO anche con lo sciopero dei macchinisti arrivare

L’ENNESIMA CONFERMA alla corretta analisi marxista.

 

E’ un classico: appena  i lavoratori per difendere i propri interessi cominciano a scioperare intensamente, stato, governo, partiti e industriali assieme, si schierano contro di essi.

Oggi è lungo e il duro sciopero dei macchinisti della GDL che conferma questa procedura. Lottano per “ridurre l’orario da 38 a 35 ore”, “aumenti del salario eroso dall’inflazione”, per migliorare le “norme sulle ferie” e sulla “durata del contratto collettivo”.

Giuste rivendicazioni in una società borghese dove i ricchi beneficiano di una vita estremamente agiata, mentre i lavoratori devono lavorare duramente per averne almeno una decente.

Il governo sinistra/verde tedesco potrebbe quindi senza grossi problemi prelevare un po’ di soldi dai miliardari per soddisfare le richieste dei lavoratori. Invece no!       

Ma non solo non toglie soldi ai ricchi per darli ai lavoranti, ma si attiva per limitare loro il diritto di sciopero, strumento che permette loro di difendersi dai rabbiosi padroni. Così il Tagesschau del 12 marzo 2024: “Richieste di inasprimento del diritto di sciopero provengono dalla politica, dalle associazioni dei passeggeri, e soprattutto dall’economia”. Ecco chiarito da dove proviene la richiesta di ridurre il diritto di sciopero: dagli imprenditori soprattutto, con poi a seguito naturalmente i loro lacchè politici. Ma si noti, non una parola da parte del Tagesschau (portale e portavoce del governo sinistra/verde) sul fatto che i miliardari imprenditori di soldi ne hanno a non finire e vivono nel benessere più sfrenato, quindi potrebbero senza nessun problema soddisfare le richieste dei lavoranti.

Prosegue poi il Tagesschau:  “Steffen Kampeter, direttore generale della confederazione delle associazioni dei datori di lavoro tedeschi ha chiesto una legge sulle controversie industriali che preveda termini di preavviso, norme arbitrali e periodi di riflessione adeguati”. Tutte norme infatti, che per il portavoce degli industriali hanno lo scopo nella pratica di frenare, ridurre il diritto di sciopero.

 

Quindi industriali e politici, tutti uniti contro i lavoratori. 

 

MAI E POI  MAI  E’ SUCCESSO CHE  UN GOVERNO ABBIA

SOSTENUTO O SOSTENGA I LAVORATORI IN SCIOPERO,

CHE LOTTANO PER I LORO DIRITTI !

Questo potrebbe sembrare un’assurdità, visto che parlamentari e partiti vengono votati dalle masse dei lavoratori. Ma se non è così, vi è un preciso motivo. 

E risiede nei fatti concreti, sul vero funzionamento della società borghese diretta dietro le quinte dai capitalisti.

Con politici che a parole si dichiarano indipendenti, liberi, e sostenitori dei lavoratori, ma che in pratica sono al servizio di industriali e banchieri, i quali finanziano loro massicciamente le campagne elettorali, soldi senza i quali non possono vincere le elezioni e arrivare di seguito al governo.

Nel capitalismo il trucco delle elezioni funziona così: i lavoratori votano, ma poi chi decide sono altri, cioè i capitalisti. E questo spiega il perchè quando i lavoratori scioperano i governi si schierano sempre automaticamente dalla parte dei ricchi imprenditori. E come la storia si ripeta continuamente.

Il capitalismo non è la società dei lavoratori, è chiaro. Si chiama non a caso “capitalismo” perchè è la società “dei capitalisti”, coloro che nell’ombra controllano e dirigono i governi, i partiti, i parlamenti.

I lavoratori hanno bisogno di un’altra società, superiore. Su questo bisogna senza sosta battersi.


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