LE TASSE PER IL CAMBIAMENTO CLIMATICO USATE PER IL RIARMO?

“Sig. Lindner, dove sono i miei soldi per il clima?“ ZeitOnline - 23 luglio 2023

 

Così ZeitOnline del 23.07.2023 nell’articolo Signor Lindner, dove sono i miei soldi per il clima?”: «Lo volevano tutti, i soldi per il clima. Il programma elettorale dell’SPD lo ha definito un “bonus pro capite”, i Verdi hanno parlato di  ... 

...“denaro energetico” e il FDP ha parlato di “dividendo climatico”. Ciò che si intendeva sempre era la stessa cosa: il reddito derivante dal prezzo della CO₂ che tutti i cittadini pagano per i combustibili fossili dovrebbe ritornare ai cittadini. Dovrebbe fornire sostegno finanziario ai lavoratori a basso reddito che soffrono particolarmente per l’aumento dei costi della benzina e dell’elettricità – mentre tutti gli altri dovrebbero sentirsi: “guarda, lo Stato ti sta chiedendo molto, sta capovolgendo l’economia, ma riconosce anche che partecipi e sarai ricompensato per questo. Un segno benevolo”». 

Ma non è così. Se queste erano le belle parole per invogliare, far accettare ai cittadini la “Tassa ecologica”, nella pratica è tutt’altro. I “soldi ecologici” sono spariti. Per cui la naturale domanda: se il denaro della nuova “tassa” non viene usato per il “cambiamento climatico”, dove finisce allora?

Proviamo ad azzardare una ipotesi.

E’ noto che il governo verde/sinistra ha annunciato un massiccio riarmo (la famosa “Zeit Wende”) per 100 miliardi, una somma enorme. Dove può trovare questi miliardi?

Veramente interessante per capire è proseguire nell’articolo su quanto afferma “ZeitOnline”: «Durante le trattative sul bilancio prima della pausa estiva non si è più parlato di soldi per il clima.  Invece, con i proventi del prezzo della CO₂, il ministro delle Finanze ha ora creato un gigantesco budget ombra. Gli oltre sei miliardi di euro raccolti solo lo scorso anno attraverso la tassa sul biossido di carbonio (più altri sette miliardi dal commercio europeo di certificati di CO₂) confluiscono nel Fondo per il clima e la trasformazione. Il montepremi è già salito a 90 miliardi di euro».

Ecco che con questo chiarimento il mistero comincia a dipanarsi. Si comincia a capire da dove verosimilmente, il governo Scholz verde/sinistra prenderà i soldi per finanziare il massiccio riarmo: 90 miliardi di euro produrrà la “Tassa ecologica”, quasi la copertura totale dei 100 necessari. Il tutto mentre nel governo “non si è più parlato di soldi per il clima”.

E’ la solita scena teatrale (o imbroglio) che nella società borghese si ripete all’infinito: ai cittadini si dice, si promette una cosa, poi quello che viene realmente fatto è tutt’altro. E’ sempre così.

E’ triste vedere come l’intensa, ma utopistica lotta degli ingenui ragazzi del “Fridays for Future” per un pianeta migliore alla fine viene utilizzata per aumentare le tasse con il pretesto dell’ecologia, tasse che vengono poi impiegate non per il vantaggio climatico, ma verosimilmente per l’incremento di armi, cioè per la distruzione del pianeta e l’annientamento delle persone: proprio tutto il contrario per cui questi adolescenti si sono battuti !

Ma questo è il capitalismo. Cioè la società dei capitalisti. Cosa che questi attivisti “ecologisti” ancora non hanno ben chiaro. Una società (affarista appunto) dove i capitalisti dominano, ma non per il benessere sociale, bensì per perseguire i loro interessi di profitto, spesso proprio antisociali. Ragazzi che non hanno ancora compreso come i governi, indifferentemente da come si propongono – di destra o sinistra, di centro o verdi o ecologisti – al di là delle promesse e delle belle parole siano tutti al servizio delle multimiliardarie multinazionali, perseguendone gli interessi, naturalmente anche militari, e non certo gli interessi del pianeta.

A questi attivisti ecologisti noi marxisti abbiamo sempre ribadito che un clima migliore è possibile solo in un’altra società, superiore, dove non esistano più le leggi mercantili. Per cui prioritario è adesso necessario concentrarsi per l’abbattimento del capitalismo, non per un suo impossibile “miglioramento”.

Ed ecco l’ (ennesima) conferma: Signor Lindner, dove sono i miei soldi per il clima?


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