IL DEGRADO AMBIENTALE COLPA DEL CAPITALISMO,
NON DELLE PERSONE!
E’ possibile fermare l’inquinamento ambientale?
Chi si appresta a fare delle ricerche sulle cause dell’inquinamento si trova di fronte ad una infinità di fonti e articoli nei quali ogn’uno da una sua versione del problema.
Per alcuni sono i “rifiuti industriali” la maggior causa dell’inquinamento, per altri l’agricoltura e l’allevamento, altri ancora vedono nelle emissioni degli autoveicoli e dei riscaldamenti domestici la causa trainante, altri invece nella devastazione del pianeta attraverso l’estrazione dei minerali e la deforestazione, altri nelle centrali atomiche o nel petrolio o nello smaltimento della plastica e dei rifiuti domestici e così via. Ma alla fine tutte le fonti, tutte le ricerche convergono su un punto in comune: sono le grandi economie industrializzate, Cina Stati Uniti, Europa, Russia, India, Brasile, ecc. che per un verso o per l’altro sono le grande fonti inquinatrici (o grandi produttori di inquinamento globale).
Perché in sostanza l’industria che lavora e produce, le abitazioni che si riscaldano, l’agricoltura che viene concimata, le auto che circolano, sono le grandi cause dell’emissione di CO2 (anidride carbonica), dell’inquinamento delle falde acquifere e dell’aumento del cosiddetto “gas serra”. Ne consegue quindi che una regione del pianeta più è sviluppata industrialmente e tecnologicamente (producente perciò benessere) automaticamente è anche causa di maggior inquinamento.
Noi marxisti sosteniamo che modificare tale enorme gigantesco sistema-apparato produttivo perché non inquini più, non sia possibile, perchè tutto marcia sull’obbiettivo di produrre profitto. Infatti la necessità capitalistica di ottenere il più alto guadagno possibile fa si che gli industriali di tutte le nazioni cerchino il carburante più economico per le loro fabbriche per risparmiare, indifferentemente se questo inquini o no. Così come le famiglie che vivono di stipendio cercano per riscaldarsi con i carburanti meno costosi e così vale anche per le auto. Come è ovvio che se le future auto elettriche saranno troppo costose, le persone si indirizzeranno a mantenere la benzina.
Perciò per eliminare l’inquinamento, la devastazione ambientale, ecc. con
i suoi effetti negativi c’è bisogno di un cambiamento radicale, di un’altra organizzazione sociale del sistema, altrimenti, è ovvio, tutto non può che procedere sempre come adesso al di la dei proclami di buone intenzioni.
In sostanza è di questo che l’attuale movimento giovanile europeo di opposizione ecologica quando protesta contro il degrado ambientale deve tener assolutamente presente, per avere un’dea della portata del problema e cosa possono raggiungere.
E’ colpa delle persone?
Il Brasile viene accusato della selvaggia deforestazione di cui sarebbe responsabile, ma anche per le sue acque inquinate e l’uso indiscriminato di fertilizzanti. Gli Usa per le forti emissioni di CO2 delle sue fabbriche e sempre per l’uso dei fertilizzanti chimici. La Cina fa uso generalizzato di oli pesanti, pesticidi e ha forti problemi di smaltimento di rifiuti, da aggiungere le elevatissime emissioni di CO2 della sua giovane industria. In Europa sono le alte emissioni di CO2 delle auto e delle abitazioni sotto accusa. L’Indonesia è accusata di aver deforestizzato per il 40% del suo territorio. Il mondo ecologico critica il Giappone per essere un grande distruttore di fauna ittica (pesce in genere, tonno, balene) per il forte consumo domestico, ma anche di produrrei alte quantità di emissioni CO2 e di distruggere il proprio habitat. In India è il forte uso di fertilizzanti chimici la causa dell’altissimo inquinamento delle acque. Ciò accade anche in Russia, dove vi è anche il problema di smaltimento di liquami e rifiuti. Anche l’Australia non sfugge alle critiche, viene incolpata di deforestazione intensiva, largo uso di concimi chimici, allevamento intensivo e speculazione edilizia selvaggia. A tutto questo naturalmente bisogna aggiungere il recente inquinamento dei mari. (A ben vedere i giovani ecologisti si rendono conto che devono lottare contro tutto il mondo capitalistico).
NO, il DEGRADO AMBIENTALE NON E’ COLPA DELLE PERSONE. ASSOLUTAMENTE NO! E’ il sistema capitalistico mondiale che per il profitto non si fa scrupolo di niente, non si preoccupa delle distruzioni che causa.
I giovani ecologisti protestatari d’oggi vanno senz’altro lodati per le loro buone intenzioni, però in questa società capitalista, è evidente, non hanno chance.