Conosciamo bene questi trucchi. Spieghiamo perchè
La piccola minoranza dei capitalisti nel rincorrere il guadagno crea nella società una moltitudine di contraddizioni-problemi. L’inquinamento e il degrado ambientale - oltre che alle disparità sociali, le crisi, la fame, lo sfruttamento, le guerre, ecc. - è una di queste inaccettabili contraddizioni.
Per non apparire come responsabili, i capitalisti demandano ai politici il compito di tener calme le masse perché non reagiscano a fronte di questi continui e insopportabili problemi.
COME POSSONO I GOVERNI, I POLITICI, I PARLAMENTI, CONTROLLARE LE MASSE PROLETARIE SFRUTTATE COSI’ DA SALVAGUARDARE GLI INTERESSI DELLA PICCOLA MINORANZA CAPITALISTA?
UNO DEI TRUCCHI E’ : PROMETTERE.
Nel caso dell’inquinamento e del degrado climatico, la disfunzione è intrinseca alla società capitalistica ed è irrisolvibile visto che il sistema ruota tutto sull’obbiettivo di ottenere dalla produzione il massimo guadagno possibile e quindi anche per l’energia gli imprenditori cercano le fonti meno costose, anche se queste inquinano. E’ per questo motivo che il problema del degrado ambientale nei decenni si ripresenta immancabilmente sulla scena politica, per poi sparire e poi ricomparire di nuovo e così via. E anche in queste situazioni il compito dei politici nel difendere i capitalisti è gettare fumo negli occhi, promettendo e ripromettendo che il problema verrà risolto. Mentre tutto poi ovviamente rimane come prima. Gli esempi e le esperienze di conferma del continuo raggiro certamente non mancano. Perciò spieghiamo.
Come riportato nel titolo, questo trucco del promettere è già stato usato diverse volte dai vari governi nel passato (senza mai risolvere nulla).
1998–2002 1°GOVERNO SCHRÖDER:
I VERDI AL GOVERNO
Ad inaugurare la stagione degli impegni contro il degrado dell’ambiente in Germania sono proprio i Verdi nel 2000, che allora al governo assieme all’SPD costituivano il 1° Esecutivo Schröder. E’ in questo periodo e con questo governo che viene programmata e decisa (nondimeno che – per far colpo sulla gente) l’uscita totale dall’energia atomica entro il 2022 (molto lontano nel tempo vista da allora).
La risoluzione aveva destato ovviamente molto entusiasmo e molte speranze tra la popolazione e soprattutto tra gli attivisti verdi-ambientalisti che si erano battuti e poi illusi in una vittoria facile contro il capitalismo. Essendo però che allora (siamo nel 2000) l’effetto della decisone avrebbe trovato esito parecchio tempo dopo (la chiusura totale delle centrali atomiche, come detto, era prevista
entro il 2022, 20anni dopo) molti attivisti verdi si erano rilassati e non si erano più preoccupati del problema.
Ma 10 anni dopo, nel 2011, con la catastrofe della centrale nucleare di Fukushima in Giappone, il mondo viene scosso di nuovo dal pericolo del nucleare. Quindi anche in Germania il problema delle chiusure delle centrali atomiche torna alla ribalta e viene riproposto con forte risonanza.
2009-2013 2° GOVERNO MERKEL
Quando nel 2011 succede il disastro nucleare a Fukushima è in corso il 2° governo Merkel, e la cancelliera ribadisce con fermezza ancora una volta la decisione di “liberare il paese dall’energia nucleare entro 10 anni” - cioè entro il 2022 - confermando ciò che prima il governo Schröder aveva stabilito.
Essendo però che queste erano solo promesse – fatte per tranquillizzare gente allora molto preoccupata – promesse che naturalmente non potevano trovare alcun seguito pratico, ecco che nel 2018, a problema della chiusura delle centrali atomiche assolutamente ancora tutto al punto di partenza, la cancelliera Merkel, adesso a capo del 4° governo Merkel, sposta l’abbandono del nucleare ancora molto più in avanti, questa volta nel lontano 2038, aggiungendo a ciò anche la dismissione dell’uso del carbone come uso di fonte energetica, che nel frattempo anche questo si è rivelato un problema ambientale. Promesse, solo promesse, ovviamente, tanto dopo 20anni chi si ricorderà più degli impegni dati 20anni prima. … e poi eventualmente … si può rispostare il tutto al 2058, e … campa caval.
Ora è arrivata la stagione degli impegni sulla eliminazione in futuro - entro il 2030 - delle emissioni inquinanti CO2 … e i trucchi e le sceneggiate continuano ...
Così funziona la politica capitalista.
Noi marxisti ribadiamo invece con forza il nostro concetto più che mai realistico:
SOLO IN UNA SOCIETA’ NON PIU’ CAPITALISTA, SENZA PROFITTI, E’ POSSIBILE RISOLVERE I PROBLEMI AMBIANTALI.