ASCESA DEI PARTITI DI DESTRA. POSSONO ESSERE UN PERICOLO?

NO!  Vincono sfruttando il malcontento popolare, ma non possono applicare una politica autoritaria. Perchè i partiti parlamentari - “destre” comprese - non detengono il vero potere. Sono solo commedianti (da molti definiti anche “marionette”) o legislatori, diretti dai capitalisti dominanti. Capitalisti, questi si detentori del vero potere, che oggi sono per una forma statale “democratica parlamentare” che per loro è “la miglior facciata” per controllare le masse sfruttate, condurre indisturbati i loro affari (spesso sporchi) e diventare sempre più ricchi.  Capitalisti dominanti che oggi in Europa non vogliono, non hanno interesse all’autoritarismo e quindi non permettono una forma statale antidemocratica.  

Nella farsa delle elezioni le posizioni sostenute dai partiti populisti di destra è solo una tattica per raccogliere voti. Solo una tattica. Così come lo è per i partiti di centro o di sinistra. In questa competizione tra collaboratori della borghesia il compito dei partiti populisti di destra è raccogliere l’insoddisfazione delle masse con grandi promesse e critiche contro il sistema, per poter vincere le elezioni. Ma giunti al governo devono subito togliere le loro criticità e aggressività e porsi al servizio della forma democratica, in continuità con i governi precedenti. Esattamente come i capitalisti dominanti pretendono.

E’ questa solo teoria o realtà? 

E’ realtà. Lo dimostriamo.

A  conferma possiamo sicuramente portare l’esempio in Italia del partito di estrema destra “Fratelli d’Italia“ condotto da Giorgia Meloni e il partito radicale di destra “Lega“ condotto da Matteo Salvini, che con “Forza Italia“ recentemente hanno vinto le elezioni e hanno formato il nuovo governo di Roma.

Nel passato, all’inizio, quando “Fratelli d’Italia“ di Meloni e “Lega“ di Salvini erano piccoli partiti e in parlamento sedevano all’opposizione la loro politica di destra era estremamente radicale, dura e razzista, specialmente contro gli immigrati. Erano poi risolutamente contrari all’Unione Europea presentata come “pericolo” per gli italiani, e si schieravano e sostenevano apertamente Putin. Esattamente le stesse posizioni espresse da “Afd” in Germania e dalla “Le Pen” in Francia quando erano ancora piccoli partiti.  

Con questa tattica radicale contro i migranti e contro l’Europa come causa dei problemi sociali, e schierandosi contro i bassi salari, contro l’alta presenza di lavoro precario giovanile e le alte tasse per i lavoratori, contro i sacrifici sociali  e i tagli alle pensioni e infine contro i sacrifici dovuti alle guerre, negli anni Meloni e Salvini hanno potuto raccogliere il malcontento sociale, espandendosi costantemente come partiti parlamentari.

Ma diventati grandi partiti di massa con la vittoria elettorale ora in vista e realista, hanno cominciato a modificare le loro posizioni radicali, ammorbidendole.

Infatti alle ultime elezioni del 2022 in Italia, Meloni e Salvini ad un passo dalla vittoria, la loro politica era si sempre contro gli immigrati, ma molto più soft, non erano più risolutamente contro l’Europa, ma ora per una “Europa diversa”, dove gli italiani devono avere un “ruolo forte”, e nella guerra in Ucraina rimanevano simpatizzanti per Putin.

Posizioni simili a ciò che sostengono attualmente Afd e la Le Pen, ora che sono grandi partiti e che nel futuro potrebbero vincere le elezioni.

“Niente di nuovo sotto il sole” cita un noto proverbio, essendo che questa è routine politica per tutti i piccoli partiti politici, di destra, di centro o sinistra, che all’inizio, ancora insignificanti, si presentano sempre come molto estremisti, critici e combattivi, così da raccogliere velocemente voti sul malcontento delle masse sfruttate. Per poi, sempre come da schema, divenuti grandi partiti, ammorbidire le proprie posizioni e adeguarsi agli interessi dei grandi gruppi affaristici imprenditoriali e banche, cioè i dominanti. 

A conferma. Meloni e Salvini sono ora finalmente al governo e tocca loro adesso “dirigere” la nazione. Qual è ora  la loro politica in questa loro nuova situazione ?

Si pongono sempre contro gli immigrati, contro l’Europa e sostengono ancora Putin, come dichiarato in campagna elettorale?

No, assolutamente no! Nel giro di poche settimane hanno modificato ancora una volta radicalmente le loro posizioni. Per i migranti sono ora per una accoglienza pianificata e organizzata.  Esattamente in linea con i governi precedenti. Per l’Europa non parlano più di “Europa diversa” dove ogni nazione deve mantenere la propria “identità”, “libertà di agire, legiferare, ecc”. ma ora di una “Europa più unita e più forte” (cioè tutto il contrario) e “più armata” per poter affrontare le “sfide del futuro”. E a conferma, in linea con le direttive UE e NATO, nella guerra in Ucraina, invece che sostenere Putin, stanno mandando masse di armi all’esercito ucraino proprio contro i russi. E ciò esattamente in progressione con i governi precedenti, come la borghesia italiana (e europea) pretende.

In sostanza, nella politica che Meloni e Salvini al governo adesso conducono, non esiste più traccia delle posizioni autoritarie radicali anti immigrati, anti Europa e pro Putin sostenute con enfasi quando erano piccoli partiti. Ora all’esecutivo, hanno dovuto completamente adeguarsi,  totalmente prendere in carico le esigenze e gli interessi del grande capitale italiano (e ovviamente europeo), esattamente come i governi precedenti.

E questa sarà anche il percorso di Afd in Germania e di Le Pen in Francia nel caso dovessero giungere ai governo.

Perché, lo ripetiamo e sottolineiamo, i partiti e i politici - e quindi anche le destre - non detengono il vero potere, in realtà non hanno nessun potere. Devono solo eseguire gli interessi del vero potere, cioè delle multimiliardarie multinazionali imprese e banche. Il loro compito come politici, è nella loro tattica elettorale, inebriare gli elettori con grandi discordi e promesse, che poi ovviamente non possono essere mantenute. E questo spiega tutto.

E a conferma di ciò, questo spiega perché nonostante la ricchezza nazionale (il famoso PIL) cresca anno dopo anno, e ogni anno sono parecchi miliardi, ai lavoratoti che producono questa ricchezza non arrivi mai nulla. Ma addirittura per loro la situazione peggiori. Mentre al contrario i ricchi diventino sempre più ricchi appropriandosi di questa ricchezza, grazie a partiti e politici marionette che ingannano le masse. 

In sintesi, NESSUN PERICOLO AUTORITARIO se le destre arrivano al governo.

Perché, come sopra sottolineato, i dominanti capitalisti europei, in questo momento, non hanno bisogno di “dittature” o “autoritarismi” per controllare e gestire le masse lavorative sfruttate e arricchirsi sempre più. In questo compito di controllo e sfruttamento capitalistico le “democrazie” funzionano egregiamente e tutti i partiti (anche le destre) devono adeguarsi a questa forma statale, indifferente se in campagna elettorale per raccogliere voti è stato detto tutto il contrario. E’ questa la realtà capitalista.


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