
SCHOCK TRUMP nel sostenere Mosca: realtà o tattica calcolata?
Le sue provocatorie minacce di ritiro dall'Ucraina mirano a indurre la borghesia europea a entrare direttamente in guerra in Ucraina riarmandosi massicciamente. Massiccio riarmo che deve servire in seguito contro la Cina.
Capitalismo significa non solo lotta dei capitalisti contro i lavoratori, ma anche furiose lotte tra loro.
Dopo aver sconfitto le borghesie europee nella seconda guerra mondiale, l’imperialismo USA ha imposto loro l’alleanza ...
.... militare NATO per tenerle sotto controllo. Alleanza dove gli Usa ovviamente ne detengono la supremazia e conduzione sugli europei.
Anche quando nel ’92 a Maastricht si è formata l’Unione Europea, in cui Washington ha impedito la formazione di un esercito europeo autonomo, così

come ha impedito una effettiva guida politica centralizzata con un unico presidente Europeo, con il suo governo e ministri (come negli Stati Uniti), lo scopo era tenere un’Unione Europea incompleta e debole per continuarne ad condurre la leadership.
Già allora però negli anni ’90 si cominciava ad intravedere l’ascesa del colosso imperialistico asiatico Cina con tutte le conseguenze che questo avrebbe comportato, e già negli Usa si cominciava a discutere sul come porsi contro il futuro potente e temibile concorrente.
E l’Alleanza Atlantica (alleanza tra borghesie americana e europee) uscita dalla 2° guerra mondiale veniva vista come l’ottimo strumento per arginare, combattere nel futuro l’emergente imperialismo asiatico, essendo che l’imperialismo americano da solo, non sarebbe stato in grado di contrastarlo.

Già allora però negli anni ’90 si cominciava ad intravedere l’ascesa del colosso imperialistico asiatico Cina con tutte le conseguenze che questo avrebbe comportato, e già negli Usa si cominciava a discutere sul come porsi contro il futuro potente e temibile concorrente.
E l’Alleanza Atlantica (alleanza tra borghesie americana e europee) uscita dalla 2° guerra mondiale veniva vista come l’ottimo strumento per arginare, combattere nel futuro l’emergente imperialismo asiatico, essendo che l’imperialismo americano da solo, non sarebbe stato in grado di contrastarlo.
Nei seguenti decenni come previsto le cose si sono evolute e oggi la Cina non è più una nazione periferica senza importanza, ma si è trasformata in imperialismo, un super colosso nella scena mondiale con la prospettiva di diventarne la prima potenza. Che sta espandendo le proprie “zone di influenza” non solo in Asia, ma com’è noto, anche velocemente in Africa e in Sud America.
Ed è proprio in questa prospettiva di continua espansione cinese che per le multinazionali americane - che controllano i vari governi in USA - si è posta la necessità, nella brutale concorrenza tra capitalisti, di rafforzare nell’alleanza militare NATO il lato europeo (e il Giappone) in vista del futuro inevitabile scontro militare contro il dragone. Il quale a sua volta è in frenetica corsa per rafforzare massicciamente e velocemente il suo arsenale.
Perché nel perverso sistema capitalistico, bisogna sempre averlo chiaro, le guerre da parte dei multimiliardari capitalisti (che nell’ombra dirigono i governi) sono concepite come normalità, uno degli strumenti naturali nel battere la concorrenza, proprio come le transazioni finanziarie, gli investimenti, i prestiti, la corruzione, ecc. (“Guerre, continuazione della politica con altri mezzi” scrive il generale Clausewitz all’inizio dell’800). Per “loro”- i capitalisti - i devastanti conflitti non sono uno scandalo, ma “cose normali”, ovvie. Poi per “loro” - i capitalisti – si tratta di convincere le masse proletarie, con gli strumenti di persuasione di massa come media e partiti, ecc. (che con i milioni controllano e dirigono) che le guerre – le “loro” guerre - sono cosa giusta (per la pace, la democrazia, contro i “cattivi” ecc.) e poi il tutto funziona. Le tragiche conferme le abbiamo tutti davanti agli occhi.
In questa brutale concorrenza tra capitalisti oggi quindi la necessità per gli USA di rafforzare militarmente il lato europeo NATO, tenuto fino ad adesso “debole”. Ma nessuna costituzione di esercito europeo autonomo, che potrebbe sfuggire al loro controllo. Il massiccio riarmo in Europa deve avvenire rigorosamente all’interno della NATO, dove per l’appunto gli USA ne detengono la leadership.

Già Obama, in questa politica anticinese aveva costituito durante i suoi mandati, il TPP (Trans-Pacific Partnership) e il TTIP (Transatlantic Trade and Investment Partnership) nell’intento di contrastare, isolare internazionalmente la Cina.
Ma Trump, a lui poi succedutosi, ritenendo questo insufficiente, ha introdotto la nota politica aggressiva dei dazi e sanzioni antirussi e anticinesi, sempre per contrastare

l’emergente imperialismo del dragone. Ed è proprio Trump in questa politica anticinese, che pretende il rafforzamento militare del lato europeo NATO, e che per ottenerlo e accelerarlo ha applicato come ricatto, anche contro gli alleati europei, i noti dazi se non si sarebbero subito adeguati.

Biden, a Trump succedutosi, che in campagna elettorale aveva tanto criticato il Tycoon per la sua politica aggressiva dei dazi, sanzioni, ecc. vincendo le elezioni e arrivando esso stesso al governo non ha poi cambiato minimamente la politica anticinese del predecessore. L’ha invece continuata senza diminuirla ne modificarne una virgola. Anzi rafforzandola, utilizzando massicciamente la guerra in Ucraina.
Ma per Trump, a Biden poi subentrato, anche questo sembra non sia abbastanza.
E qui la sua bizzarra esibizione. Quasi incomprensibile. Si schiera dalla parte di Putin.
E’ pazzia o tattica calcolata?
Qui dobbiamo interpretare.
A nostro avviso, il minacciare ripetutamente di ritirarsi dalla guerra in Ucraina definendo contraddittoriamente Putin un “buono”, un “amico”, lo scopo Trump è arrivare a costringere le borghesie ad intervenire direttamente nella guerra in Ucraina, dove esse, e in tutta la zona adiacente, hanno enormi interessi da difendere (cosa che gli americani in questa regione direttamente non hanno). Ed è logico che per arrivare a questo, devono velocemente e massicciamente come non mai aumentare le proprie produzioni militari, prima che Putin si espanda troppo.
Non è questo esattamente l’obbiettivo di Trump? Con il ricatto di ritirarsi non sta ottenendo proprio il veloce riarmo europeo, quello che lui ha sempre preteso?
E come risultato ecco che i governi europei hanno cominciato ad incontrarsi

in vertici, meeting, riunioni, con una frequenza mai vista, con lo scopo di attuare sia questo massiccio e velocissimo riarmo, che per intervenire militarmente direttamente nella guerra in Ucraina.
Non è la conferma dell’obbiettivo di Trump?

Quelle che appaiono stravaganze, bizzarrie del Tycoon, non è in realtà il perseguire una strategia ben precisa? E con risultati impensabili.
Qualcuno scrive che questo riarmo europeo potrebbe essere rischioso per gli USA, potrebbe portare alla rottura dell’alleanza USA-EU, essendo che le borghesie europee armate potrebbero intraprendere una politica di interessi autonoma da quella degli Stati Uniti, arrivando persino a porsi anche contro quest’ultimi, e addirittura, per interesse, in alleanza con la stessa Cina.
Noi non siamo di questo parere. Anzi, come soprascritto, siamo convinti del contrario.
Poiché, se si considera che nel calcolo di Washington il riarmo europeo avviene all’interno della NATO, ed essendo che sul territorio germanico ci sono più di 100 basi americane (tra grandi e piccole) (mentre sul territorio giapponese ve ne sono più di 20 megabasi americane), gli americani che detengono la leadership NATO - e sul Giappone - possono senza grandi problemi tenere il tutto sotto stretto controllo. Alla fine il risultato sarà, questa la nostra interpretazione, un rafforzamento notevole NATO-Alleanza Atlantica-Giappone. Visto dalla visuale opposta: domani l’imperialismo cinese (che esso stesso sta a sua volta massicciamente e velocemente armando) si troverà di fronte non una coalizione di concorrenti-nemici dove solo gli USA ne sono super armati con alleati deboli, ma una coalizione di nemici dove tutti saranno super armati, super organizzati, super aggressivi al combattimento.
E’ per questo fine che si spiega, a nostro avviso, il bizzarro e apparentemente contraddittorio comportamento del Donald Trump.

L’enorme incalcolabile tragico aspetto di tutto ciò è, accuratamente nascosto dai media, politici e governi, che il tutto si trasformerà in una nuova enorme inimmaginabile devastante tragedia mondiale, con centinaia di milioni di morti, distruzioni a non finire, catastrofi immense.
E’ questo che noi marxisti dobbiamo assolutamente continuamente sottolineare, spiegare.
Così come dobbiamo assolutamente sottolineare che solo le rivoluzioni potranno metter fine a questo mostruoso sistema.
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PS:
per quanto riguarda il caos DAZI appena scoppiato, sarà interessante capire se questo si si trasformerà veramente in un vantaggio per le aziende americane, com’è nell’intenzione di Trump. E anche per capire se tutto ciò è l’inizio di una nuova fase protezionistica o di una iniziativa personale dell’’Amministrazione Trump.
Claudio Piccoli